Stagioni al Sirente, lettere per i piccoli borghi è un programma di eventi promosso dall’APS Massimo Lelj, con la collaborazione del Comune di Tione degli Abruzzi e con il patrocinio del Parco Regionale del Sirente-Velino e del Consiglio Regionale D’Abruzzo. Giunto alla sua quarta edizione e grazie esperienza maturata nell’organizzazione degli eventi del 2019, 2020 e 2021 Stagioni al Sirente, che prende il nome dall’opera omonima dello scrittore Massimo Lelj, intende porsi come manifestazione che negli anni ambisca a diventare evento di riferimento per lo studio e la promozione dei rapporti tra la scrittura e piccoli paesi, nella convinzione che tale rapporto possa aumentare il grado di resilienza dei luoghi narrati, in cui vivono i narratori o in cui sono ambientate le storie degli stessi.
GIORNI DEL MIO PAESE Nei cinquant’anni dalla morte, Stagioni al Sirente, in collaborazione con l’Associazione Santa Maria del Ponte e l’Università della Terza Età dell’Aquila, renderà omaggio allo scrittore di Santa Maria del Ponte con una serie di iniziative, a partire dalle ore 10.00. 6 agosto 2022, Santa Maria del Ponte, ore 10.00 10.00 – […]
14 agosto 2022, Tione degli Abruzzi, ore 18.30 NUOVE VOCI DALL’ENTROTERRA Presentazione del libro di Paolo Fiorucci: Quando piove canto più forte
16 agosto 2022, da Santa Maria del Ponte a Tione degli Abruzzi, ore 16.30 LA STRADA DELLA NOSTALGIA Walk and talk lungo le vie dei ricordi Lelj–Rosa Evento a numero chiuso, per informazioni e prenotazioni è necessario scrivere a info@stagionialsirente.it Tione degli Abruzzi, ore 19.00 CONCERTI NEL TERRITORIO EVENTO DEI SOLISTI AQUILANI, QUARTETTO Federico […]
18 agosto 2022, Tione degli Abruzzi, ore 16.30 LO SCRITTORE ABITA QUI, DEO ARDITO PALMERI, NARRATORE DELLA BELLEZZA TIONEA A cura di Daniela Manelli Trionfi Intervengono: Daniela Manelli Trionfi, Gaetano Palmeri, Marco Presutti, Walter Capezzali
19 agosto 2022, Tione degli Abruzzi, ore 18.00 LE STAGIONI AL SIRENTE DEL MAESTRO OLINDO ROSATI Testimonianze e letture intorno al fuoco ricordando lo storico maestro del paese di Tione, con la moderazione del prof. Gino Vespa
22 agosto 2022, Tione degli Abruzzi, ore 17.30 L’OSPITE ASSENTE, MASSIMO LELJ TORNA A TIONE DEGLI ABRUZZI Scopertura della statua in pietra di Massimo Lelj, realizzata dall’artista Valter Di Carlo, Amedeo Di Nicola: Massimo Lelj, l’ospite assente, la vita, le opere, il pensiero Interventi: Stefania Mariani, Sindaca di Tione degli Abruzzi Roberto Santangelo, Vicepresidente Vicario […]
Tione degli Abruzzi è un comune di poco meno di 300 abitanti a circa trenta chilometri dall’Aquila, nella media Valle dell’Aterno, di origine medievale, che partecipò alla fondazione del Capoluogo abruzzese. Tione, con le frazioni di Goriano Valli e Santa Maria del Ponte offre importanti siti storico artistici da visitare, quali la torre medievale di Tione stesso, con ruderi delle mura di cinta del borgo fortificato e le chiese di S. Nicola del (XIV sec.) e di S. Vincenzo (XVII sec.). Degni di nota sono anche il recinto castellato con torre di avvistamento a pianta circolare di Goriano Valli e il borgo fortificato di Santa Maria del Ponte, con le due porte di accesso con arco gotico. Tra Tione e Santa Maria del Ponte vi è la Colleggiata, con resti dell’antica chiesa del XII secolo inglobati nell’attuale complesso religioso, che conteneva notevoli opere d’arte, tra le quali il Trittico di Beffi e il Presepe di Tione di Saturnino Gatti, oggi conservate al MUNDA (Museo Nazionale d’Abruzzo). Il piccolo borgo, che ha vissuto uno spopolamento importante durante gli anni cinquanta, punta oggi ad essere attrattivo per turisti e nuovi abitanti.
Le Pagliare di Tione sono insediamenti rurali nel cuore del Parco Regionale Sirente Velino, a mille metri di altitudine, abitati in passato da primavera fino all’autunno inoltrato dai pastori e dalle loro famiglie, che vi si trasferivano insieme alle greggi, che restavano al pascolo estivo. Case di pietra calcarea scavata in loco, che formano un piccolo borgo spontaneo, le Pagliare sono rimaste pressoché intatte negli anni e offrono oggi un panorama unico nell’appennino abruzzese. Lo scrittore Massimo Lelj le ricorda così: “Si diceva la pagliara per indicare quel gruppo di casolari, stalle e pagliai che per sei mesi dell’anno restavano vuoti, chiusi, abbandonati nella distesa solitudine della neve, sull’altipiano, assiderati dal vento, dagli urli del bosco e dei lupi, si tenevano affiancati e stretti aspettando, come fanciulli, che quella lunga notte fosse passata, sognando il ritorno degli uomini e delle stagioni”. Fin dalla prima edizione di Stagioni al Sirente le Pagliare sono sede di incontri, dibattiti ed escursioni. In loco opera l’Associazione Il Melo di Nonno Dario, che in uno dei casali recuperati, preservandone l’originalità, offre attività turistiche e culturali agli associati italiani e stranieri.
Nel sistema idrografico nazionale l’Aterno, pur essendo il maggior fiume d’Abruzzo, non ha un ruolo di rilievo e soprattutto negli ultimi anni vive una crisi idrica che ne mina seriamente la sopravvivenza. È però senza dubbio una straordinaria via d’acqua lungo la quale nel corso dei millenni si è sviluppata una civiltà fluviale, che lascia tracce evidenti in ogni borgo sorto sulle sue sponde in spazi e tempi diversi. Il fiume, dalle sorgenti nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, fino alla confluenza col fiume Pescara, delinea ambienti naturali di una biodiversità unica e a tratti conserva segni del tempo e degli uomini, che si sono dissetati alle sue acque, praticamente intatti. Nella narrativa di Massimo Lelj e Giovanni Titta Rosa, ha un suo spazio essenziale, come elemento fondante della civiltà stessa, della vita stessa, che non può fare a meno dell’acqua e del suo fluire.